Sulla Gazzetta ufficiale n.252 del 27 ottobre 2016 è stato pubblicato il decreto del presidente della Repubblica n.194 del 12 settembre 2016, recante “norme per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi, a norma dell'articolo 4 della legge 7 agosto 2015, n.124”. Meglio conosciuta come
Da tutta Italia scrittori emergenti hanno partecipato al concorso letterario per racconti brevi: il 28 ottobre saranno premiati i 20 finalisti e sarà presentato il libro “Radici emergenti. Storie di identità e territori" in presenza di Alessandra Clemente, assessore ai Giovani del Comune di Napoli.
Si
“Quanto sia ipocrita interrogarsi circa le cause della ricorrente non balneabilità del mare o di odori nauseabondi dei fiumi o di ripercussioni negative sulla fauna ittica”. È durissimo il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Romano Gargarella. Parole - pronunciate nel corso della conferenza stampa
In men che non si dica, il fallimento del referendum del 17 aprile - sulla durata di vita utile dei giacimenti a mare per le attività petrolifere - ha innescato i primi effetti e le prime autorizzazioni. Infatti - mentre è in atto una vera
Nulla si sa ancora sulla vicenda legata alle discariche Mennole e Palombara. Dopo l’ultimo Tavolo tecnico, svoltosi il 3 agosto scorso - e indetto dall’assessore alla qualità dell’ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola, è calato nuovamente il silenzio.
In occasione del Tavolo tecnico sono state accertate
La centrale termoelettrica a carbone Federico II, con una capacità totale di 2640 MW ed una estensione di 270 ettari, è una delle più grandi centrali a carbone d’Europa. Situata a sud di Brindisi – poco distante dal bosco di Cerano, una riserva naturale -
Lo scorso 3 ottobre, a Bari, è stato presentato lo studio epidemiologico commissionato dalla Regione Puglia a un gruppo di ricerca guidato da Francesco Forastiere, in collaborazione con il Dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale del Lazio, delle Asl di Brindisi e Taranto, di
L'udienza del processo Marlane davanti alla Corte d'appello di Catanzaro è stata rinviata al 25 novembre 2016. Ci siamo occupati della vicenda nell'edizione di maggio (n.3) del nostro mensile.
Intanto - informano da ambienti vicini all'accusa (o di quel che ne rimane, ndr) - a fine
Lo speciale numero 7 di Terre di frontiera può essere considerato una sorta di resoconto tematico delle inchieste e degli approfondimenti finora realizzati, ma anche canovaccio per i lavori futuri. Questo perché racchiude, lungo una sottile linea di collegamento tra sviluppo industriale e stato di
La valle del Sacco, così chiamata dal nome del fiume che l’attraversa, abbraccia alcuni comuni della Provincia di Frosinone e, in minima parte, di Roma. Tra questi comuni c’è Colleferro, oggi compreso nella Città metropolitana della Capitale. Luoghi ricchissimi di storia e ricchezze culturali, architettoniche,
Si è svolta oggi (3 ottobre, ndr), a Bari, la conferenza stampa per la presentazione dello “Studio sugli effetti delle esposizioni ambientali sulla popolazione residente nei comuni di Taranto, Massafra e Statte”, realizzato nell'ambito delle attività del Centro salute ed ambiente della Regione Puglia, in
“Una cosa è parlarne tra noi, gente di mondo, e una cosa è parlarne con chi non può capire. Tanto più che lei potrebbe cambiare idea, no?” Ha insistito parecchio su questa faccenda del cambiare idea. Almeno no al terzo mese avevo tutto il tempo
Carceri Trentino. Vaccini Covid-19: più Pfizer che AstraZeneca, con numeri altalenanti
La campagna vaccinale nella casa circondariale Spini di Gardolo di Trento è partita ufficialmente lo scorso 8 marzo. «Attualmente è stata vaccinata poco meno del 60 per cento della popolazione detenuta, ma il dato è in continua fluttuazione», precisa a Terre di frontiera la Garante dei diritti dei detenuti della Provincia Autonoma di Trento, Antonia Menghini.
Foto: La nuova Casa circondariale Spini di Gardolo / Massimo Zarrucco (Ufficio stampa Provincia Autonoma Trento)
Lazio
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
Lombardia
«Ad oggi è stato vaccinato oltre il 70 per cento del personale penitenziario e oltre il 50 per cento della popolazione detenuta. La fase vaccinale negli istituti di pena lombardi, partita la scorsa primavera, finalmente sta iniziando a dare i suoi frutti», afferma il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lombardia Carlo Lio in questa video-intervista. Nonostante i focolai, dunque, e nonostante le criticità emerse durante questa pandemia la Lombardia si avvia a concludere in anticipo rispetto ad altre realtà regionali la prima fase della campagna vaccinale negli istituti penitenziari.
«Se oggi i numeri delle adesioni alla campagna vaccinale nelle carceri di Milano e della Lombardia sono così alti», commenta ai nostri microfoni il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Milano, Francesco Maisto, «è perché si è avuta la capacità di programmare. A marzo, prima ancora delle direttive nazionali in materia, il Provveditorato regionale in accordo con il Responsabile sanitario regionale per l’emergenza Covid ha stabilito che iniziassero le vaccinazioni del personale penitenziario, della popolazione detenuta, nonché degli operatori esterni, tra cui i volontari, che svolgono stabilmente attività negli istituti di pena.» Il sistema dunque, almeno per quanto concerne l’organizzazione della campagna vaccinale nelle carceri, sembra aver retto. Segnando la distanza, in materia di pianificazione, tra quanto accade oggi in ambito vaccinale fuori e dentro gli istituti penitenziari milanesi e lombardi.
Carceri Puglia. La campagna vaccini si prospetta lunga, verso l’immunità di gregge
«Tutto dipende dalle singole Asl e dalla loro capacità organizzativa. Il dato aggregato ci dice che attualmente oscilliamo tra il 40 e il 60 per cento delle vaccinazioni della popolazione detenuta. Ma l’immunità di gregge sarà raggiunta solo quando ci si attesterà attorno all’80 per cento delle vaccinazioni effettuate. Ed è questa la ragione per cui, almeno in Puglia, la campagna vaccinale non si concluderà in tempi brevi.»
Foto: Inside Carceri / di Pietro Snider per Associazione Antigone e Next New Media
Friuli-Venezia Giulia
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Veneto
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Marche
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Campania
Carceri Campania. La campagna vaccinale Covid e gli intoppi delle Asl
La campagna vaccinale negli istituti penitenziari campani procede nonostante la capacità delle singole Asl di organizzare e distribuire le dosi su larga scala, nonché di adottare un criterio più lungimirante che punti a raggiungere, nel più breve tempo possibile, l’immunità di gregge nelle carceri. Le linee guida ministeriali parlano chiaro, ma la loro coerente applicazione rivela tutt’altro: le ipocrisie di fondo di un sistema che in alcuni casi rincorre le emergenze senza tuttavia riuscire a gestirle in maniera omogenea.
Foto: Inside Carceri, Secondigliano (2012) / di Katia Ancona per Associazione Antigone e Next New Media
Molise
Carceri Molise, le vaccinazioni Covid-19 vanno spedite nonostante la paura per AstraZeneca
La campagna vaccinale negli istituti di pena del Molise va avanti. Anzi, salvo rarissime eccezioni, la potremmo definire persino già abbondantemente avviata alla conclusione nella somministrazione delle prime dosi.
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
Calabria
Carceri in Calabria, vaccino Covid-19 per oltre il 60% dei detenuti
«La campagna vaccinale negli istituti penitenziari calabresi è partita a macchia di leopardo. Il 26 marzo scorso è stata avviata a Catanzaro. Il giorno successivo, il 27 marzo, si è passati a Crotone e poi, da lì, via via sono continuate le vaccinazioni in tutti gli altri istituti. Oggi, più del 60 per cento dei detenuti in Calabria ha ricevuto il vaccino. E la soddisfazione, chiaramente, è enorme.»