L’Associazione nazionale comuni italiani ha forse intenzione di creare in Basilicata una sezione dei comuni petrolizzati dopo quelli nuclearizzati? L'Anci contraria allo spopolamento dei piccoli comuni intende perseguire ancora il modello economico fallimentare petrolifero della Val d’Agri dove dilaga povertà, disoccupazione e chiusura di aziende
Si è svolta presso il Tribunale di Lecce l’udienza preliminare del processo ai danni dei rappresentanti delle società Vergine spa e Vergine srl, titolari delle discariche Palombara e Mennole di Lizzano. L’associazione AttivaLizzano si è costituita parte civile.
Il 24 novembre 2016 dinanzi al giudice dell’udienza
Ha destato scalpore il recente dossier Hotspot di Amnesty International. E la campagna LasciateCIEntrare ne conferma i contenuti. Come accade da tantissimi anni.
Il recente rapporto di Amnesty International "Hotspot Italia: come le politiche dell'Unione europea portano a violazioni dei diritti di rifugiati e migranti" ha
Il 25 novembre è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Una data importante - scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell’Incontro femminista latinoamericano di Bogotà nel 1981 - necessari a porre l’attenzione su
Mille chilometri quadrati e cinquantasette comuni coinvolti. Questi i confini della Terra dei fuochi, teatro di un terribile crimine contro l’umanità perpetuo, che quotidianamente avvelena e uccide. Il processo Resit e altre indagini restituiscono la fotografia di un sistema malavitoso ben collaudato.
I numeri non bastano
La Procura di Lanciano sequestra 12 depuratori alla Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato in 92 Comuni della provincia. Sequestro senza facoltà d’uso. Dove avverrà ora lo smaltimento? Nuova puntata di quello che gli ambientalisti hanno definito “incubo depurazione”.
Società inadempiente. In 7
Il 39 per cento del territorio abruzzese è sotto tutela paesaggistica. La presenza di uno dei parchi nazionali - quell’Abruzzo, Lazio e Molise - più antichi e rinomati d’Italia, lo rende unico. Eppure c’è un’area protetta che attende da quasi venti anni l’istituzione definitiva. È
Né il Senato, né il Governo hanno accolto le osservazioni e le proposte di 17 associazioni ambientaliste e di centinaia di esperti e uomini di cultura, che hanno criticato in modo fermo e elaborato proposte migliorative sulla legge quadro sui Parchi. Risultato, una riforma sbagliata
L’agenda commerciale dell’Unione Europea è appesa a un lo che si chiama CETA. Se il processo di ratifica dell’accordo UE-Canada fallisce, sarà una vittoria storica per la società civile.
La ratifica del CETA al Parlamento Europeo, che dovrebbe sancirne anche l’applicazione provvisoria in attesa delle
“Vasi comunicanti”, il rapporto della Caritas su povertà ed esclusione sociale in Italia e alle porte dell’Europa – presentato a metà ottobre – racconta “una vicenda umana senza precedenti”. E scatta una fotografia nera del Sud Italia.
Incrociando i dati Istat con quelli dell’associazione per lo
La nascita del polo petrolchimico nella Piana di Gela, una delle aree più depresse del Paese, da speranza economica è divenuta illusione. È divenuta una Gela profonda tra impatti sanitari, ambientali ed inchieste giudiziarie. L’ultima, a marzo di quest’anno, ha visto 22 richieste di rinvio
Cosa si prova ad essere bambini e a non poter correre? Cosa si prova a svegliarsi ogni mattina col fiato più corto, come se i respiri affannosi cercassero invano di riconquistare l’aria scappata via dai polmoni? Cosa si prova ad essere un caso medico raro?
Pale in fiamme. Potrebbe essere il titolo di un eco-thriller dai toni marcatamente green. Ma in Alta Irpinia, in provincia di Avellino, non di rado la realtà supera l’immaginazione pura e semplice.
Il rotore di una pala eolica a traliccio sita in località Macchialupo - tra
Carceri Trentino. Vaccini Covid-19: più Pfizer che AstraZeneca, con numeri altalenanti
La campagna vaccinale nella casa circondariale Spini di Gardolo di Trento è partita ufficialmente lo scorso 8 marzo. «Attualmente è stata vaccinata poco meno del 60 per cento della popolazione detenuta, ma il dato è in continua fluttuazione», precisa a Terre di frontiera la Garante dei diritti dei detenuti della Provincia Autonoma di Trento, Antonia Menghini.
Foto: La nuova Casa circondariale Spini di Gardolo / Massimo Zarrucco (Ufficio stampa Provincia Autonoma Trento)
Lazio
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
Lombardia
«Ad oggi è stato vaccinato oltre il 70 per cento del personale penitenziario e oltre il 50 per cento della popolazione detenuta. La fase vaccinale negli istituti di pena lombardi, partita la scorsa primavera, finalmente sta iniziando a dare i suoi frutti», afferma il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lombardia Carlo Lio in questa video-intervista. Nonostante i focolai, dunque, e nonostante le criticità emerse durante questa pandemia la Lombardia si avvia a concludere in anticipo rispetto ad altre realtà regionali la prima fase della campagna vaccinale negli istituti penitenziari.
«Se oggi i numeri delle adesioni alla campagna vaccinale nelle carceri di Milano e della Lombardia sono così alti», commenta ai nostri microfoni il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Milano, Francesco Maisto, «è perché si è avuta la capacità di programmare. A marzo, prima ancora delle direttive nazionali in materia, il Provveditorato regionale in accordo con il Responsabile sanitario regionale per l’emergenza Covid ha stabilito che iniziassero le vaccinazioni del personale penitenziario, della popolazione detenuta, nonché degli operatori esterni, tra cui i volontari, che svolgono stabilmente attività negli istituti di pena.» Il sistema dunque, almeno per quanto concerne l’organizzazione della campagna vaccinale nelle carceri, sembra aver retto. Segnando la distanza, in materia di pianificazione, tra quanto accade oggi in ambito vaccinale fuori e dentro gli istituti penitenziari milanesi e lombardi.
Carceri Puglia. La campagna vaccini si prospetta lunga, verso l’immunità di gregge
«Tutto dipende dalle singole Asl e dalla loro capacità organizzativa. Il dato aggregato ci dice che attualmente oscilliamo tra il 40 e il 60 per cento delle vaccinazioni della popolazione detenuta. Ma l’immunità di gregge sarà raggiunta solo quando ci si attesterà attorno all’80 per cento delle vaccinazioni effettuate. Ed è questa la ragione per cui, almeno in Puglia, la campagna vaccinale non si concluderà in tempi brevi.»
Foto: Inside Carceri / di Pietro Snider per Associazione Antigone e Next New Media
Friuli-Venezia Giulia
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Veneto
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Marche
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Campania
Carceri Campania. La campagna vaccinale Covid e gli intoppi delle Asl
La campagna vaccinale negli istituti penitenziari campani procede nonostante la capacità delle singole Asl di organizzare e distribuire le dosi su larga scala, nonché di adottare un criterio più lungimirante che punti a raggiungere, nel più breve tempo possibile, l’immunità di gregge nelle carceri. Le linee guida ministeriali parlano chiaro, ma la loro coerente applicazione rivela tutt’altro: le ipocrisie di fondo di un sistema che in alcuni casi rincorre le emergenze senza tuttavia riuscire a gestirle in maniera omogenea.
Foto: Inside Carceri, Secondigliano (2012) / di Katia Ancona per Associazione Antigone e Next New Media
Molise
Carceri Molise, le vaccinazioni Covid-19 vanno spedite nonostante la paura per AstraZeneca
La campagna vaccinale negli istituti di pena del Molise va avanti. Anzi, salvo rarissime eccezioni, la potremmo definire persino già abbondantemente avviata alla conclusione nella somministrazione delle prime dosi.
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
Calabria
Carceri in Calabria, vaccino Covid-19 per oltre il 60% dei detenuti
«La campagna vaccinale negli istituti penitenziari calabresi è partita a macchia di leopardo. Il 26 marzo scorso è stata avviata a Catanzaro. Il giorno successivo, il 27 marzo, si è passati a Crotone e poi, da lì, via via sono continuate le vaccinazioni in tutti gli altri istituti. Oggi, più del 60 per cento dei detenuti in Calabria ha ricevuto il vaccino. E la soddisfazione, chiaramente, è enorme.»