Il 16 dicembre 2016 la Regione Abruzzo ha dichiarato lo stato di emergenza idrica nel teramano, fino al 15 aprile 2017. Nelle more del provvedimento varato dalla Giunta regionale è stato autorizzato l’approvvigionamento idrico di emergenza ”dopo la disposizione cautelativa emessa dall’Asl di Teramo per
Usu tantas omittantur ut, per te modo appetere senserit. Ei ius aperiam tincidunt, ea sit natum iisque repudiandae. Ea nec wisi facete. Ex hinc rebum omittam his. Enim dolore meliore ea mea. Ius ei minim possit intellegat, an sea ornatus appetere.
Quando il 9 febbraio del 2008, nel corso del convegno “Diossine Uomo Taranto”, l’associazione “Taranto Viva” presentava gli effetti della diossina nella città di Taranto, per la prima volta si cominciò a parlare di strage silenziosa. Non di una seconda Seveso, dunque, ma di un
In Basilicata dovrebbero istituire un giorno della memoria. Il giorno della memoria corta. Potrebbe cadere il 20 gennaio.
Infatti, il 20 gennaio, sindaci, sindacati e menestrelli della Val d’Agri - per antonomasia la valle del petrolio d’interesse nazionale - si sono incontrati a Grumento Nova. Sul
Mentre tanti dubbi avvolgono la bonifica Isaf Gela, l'Eni - a processo per disastro ambientale innominati - intensifica la presenza in città finanziando progetti culturali.
Quando l’industria arriva a mille metri di quota tra zootecnia ed agriturismo: dalla strana moria di ovini alla contaminazione degli alimenti, dai mancati controlli all'assenza di risposte.
Lo chiamiamo Giuseppe, uno pseudonimo per tutelare un uomo che con la sua famiglia e l’avvocato, combatte contro la
L’impianto di tritovagliatura e imballaggio dei rifiuti – al centro dell’ampio reportage sulla valle del Sabato pubblicato sull’ultimo numero di Terre di frontiera (n.9 / gennaio 2017) – è stato sottoposto a sequestro giudiziario con facoltà d’uso per inosservanza delle norme sulla tutela ambientale.
Il
Si chiama Panta Rei l’ultima maxi operazione condotta dal Corpo forestale dello Stato di Chieti e Pescara, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila, che ha posto l’attenzione sull’irregolare gestione del depuratore di Chieti. Sotto accusa il Consorzio di Bonifica Centro. Si ipotizza lo sversamento di
Il Movimento No Scorie Trisaia e Mediterraneo No Scorie hanno inviato ai ministero dell'Ambiente e dello Sviluppo economico le proprie osservazioni al progetto di perforazione del pozzo petrolifero “Liuba”, della Apennine Energy srl.
La procedura di Valutazione d’impatto ambientale (Via) oggetto di osservazioni riguarda la realizzazione
Ancora una volta i cittadini si sostituiscono alle istituzioni. Il 3 gennaio, infatti, l’Associazione AttivaLizzano ha depositato un esposto alla Procura di Taranto sull’annosa vicenda delle discariche Vergine di Lizzano.
«L’Arpa Taranto nelle analisi delle acque prelevate, a maggio scorso, nei pozzi spia interni alla discarica
Il primo di anno di Terre di frontiera non si è ancora concluso. Il mensile di gennaio, in uscita il 15, è il penultimo delle prime dieci edizioni. In compenso abbiamo già un 2016 da raccontare. Con alti e bassi.
Intanto, una vittoria l’abbiamo ottenuta: continuare
Carceri Trentino. Vaccini Covid-19: più Pfizer che AstraZeneca, con numeri altalenanti
La campagna vaccinale nella casa circondariale Spini di Gardolo di Trento è partita ufficialmente lo scorso 8 marzo. «Attualmente è stata vaccinata poco meno del 60 per cento della popolazione detenuta, ma il dato è in continua fluttuazione», precisa a Terre di frontiera la Garante dei diritti dei detenuti della Provincia Autonoma di Trento, Antonia Menghini.
Foto: La nuova Casa circondariale Spini di Gardolo / Massimo Zarrucco (Ufficio stampa Provincia Autonoma Trento)
Lazio
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
Lombardia
«Ad oggi è stato vaccinato oltre il 70 per cento del personale penitenziario e oltre il 50 per cento della popolazione detenuta. La fase vaccinale negli istituti di pena lombardi, partita la scorsa primavera, finalmente sta iniziando a dare i suoi frutti», afferma il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lombardia Carlo Lio in questa video-intervista. Nonostante i focolai, dunque, e nonostante le criticità emerse durante questa pandemia la Lombardia si avvia a concludere in anticipo rispetto ad altre realtà regionali la prima fase della campagna vaccinale negli istituti penitenziari.
«Se oggi i numeri delle adesioni alla campagna vaccinale nelle carceri di Milano e della Lombardia sono così alti», commenta ai nostri microfoni il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Milano, Francesco Maisto, «è perché si è avuta la capacità di programmare. A marzo, prima ancora delle direttive nazionali in materia, il Provveditorato regionale in accordo con il Responsabile sanitario regionale per l’emergenza Covid ha stabilito che iniziassero le vaccinazioni del personale penitenziario, della popolazione detenuta, nonché degli operatori esterni, tra cui i volontari, che svolgono stabilmente attività negli istituti di pena.» Il sistema dunque, almeno per quanto concerne l’organizzazione della campagna vaccinale nelle carceri, sembra aver retto. Segnando la distanza, in materia di pianificazione, tra quanto accade oggi in ambito vaccinale fuori e dentro gli istituti penitenziari milanesi e lombardi.
Carceri Puglia. La campagna vaccini si prospetta lunga, verso l’immunità di gregge
«Tutto dipende dalle singole Asl e dalla loro capacità organizzativa. Il dato aggregato ci dice che attualmente oscilliamo tra il 40 e il 60 per cento delle vaccinazioni della popolazione detenuta. Ma l’immunità di gregge sarà raggiunta solo quando ci si attesterà attorno all’80 per cento delle vaccinazioni effettuate. Ed è questa la ragione per cui, almeno in Puglia, la campagna vaccinale non si concluderà in tempi brevi.»
Foto: Inside Carceri / di Pietro Snider per Associazione Antigone e Next New Media
Friuli-Venezia Giulia
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Veneto
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Marche
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Campania
Carceri Campania. La campagna vaccinale Covid e gli intoppi delle Asl
La campagna vaccinale negli istituti penitenziari campani procede nonostante la capacità delle singole Asl di organizzare e distribuire le dosi su larga scala, nonché di adottare un criterio più lungimirante che punti a raggiungere, nel più breve tempo possibile, l’immunità di gregge nelle carceri. Le linee guida ministeriali parlano chiaro, ma la loro coerente applicazione rivela tutt’altro: le ipocrisie di fondo di un sistema che in alcuni casi rincorre le emergenze senza tuttavia riuscire a gestirle in maniera omogenea.
Foto: Inside Carceri, Secondigliano (2012) / di Katia Ancona per Associazione Antigone e Next New Media
Molise
Carceri Molise, le vaccinazioni Covid-19 vanno spedite nonostante la paura per AstraZeneca
La campagna vaccinale negli istituti di pena del Molise va avanti. Anzi, salvo rarissime eccezioni, la potremmo definire persino già abbondantemente avviata alla conclusione nella somministrazione delle prime dosi.
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
Calabria
Carceri in Calabria, vaccino Covid-19 per oltre il 60% dei detenuti
«La campagna vaccinale negli istituti penitenziari calabresi è partita a macchia di leopardo. Il 26 marzo scorso è stata avviata a Catanzaro. Il giorno successivo, il 27 marzo, si è passati a Crotone e poi, da lì, via via sono continuate le vaccinazioni in tutti gli altri istituti. Oggi, più del 60 per cento dei detenuti in Calabria ha ricevuto il vaccino. E la soddisfazione, chiaramente, è enorme.»