Le associazioni contestano i decreti immigrazione e sicurezza
Per gli operatori sociali è Ingiusto e sbagliato criminalizzare povertà ed emarginazione sociale.
Per gli operatori sociali è Ingiusto e sbagliato criminalizzare povertà ed emarginazione sociale.
In Abruzzo nuove polemiche sugli impianti per la gestione dei rifiuti, mentre manca un mese al termine imposto dalla Commissione europea per l’adeguamento dei piani regionali, prima dell’avvio delle procedure d’infrazione. E prende nuovamente piede la discarica Furci nel vastese. A Furci, nel vastese, si torna
A pochi mesi dalla stagione estiva, a Pescara, molti balneatori stanno allestendo piscine per i clienti.
Il decreto sulla Valutazione d'impatto ambientale proposto dal governo è un regalo ai petrolieri.
em>Molti decessi prematuri che si registrano tra i lavoratori ex esposti potrebbero essere dovuti a diagnosi tardive ed imprecise. Per questo la sorveglianza sanitaria deve essere obbligatoria e deve porsi, come primo obiettivo la riduzione di mortalità e la promozione della diagnosi precoce: validi elementi
Continua il presidio del Comitato No Tap e dei sindaci di Melendugno e Vernole contro l'espianto di ulivi lungo il percorso del gasdotto.
Il 24 marzo, a Napoli, tavola rotonda “Ambiente Donna. Le battaglie ambientali al femminile".
Patrioque assentior ea vim. Volutpat salutandi ex his, cu sea soluta melius gubergren, has latine reprehendunt ea. Has appetere electram persequeris eu. Et enim legere mediocrem est, ad eos legendos qualisque mediocritatem.
Quattordici arresti, sette in carcere e sette ai domiciliari, sequestro preventivo di sei imprese valutate almeno 50 milioni di euro, traffico di rifiuti, tra cui il polverino Ilva di Taranto. Sono questi i numeri e i fatti principali dell’inchiesta rifiuti in Sicilia coordinata dalla Direzione distrettuale
“AsbeSchool - stop amianto a scuola” è un reportage e un documentario d’inchiesta realizzato, dopo due anni di ricerche e indagini, dalla giornalista Stefania Divertito e con la regia di Luca Signorelli. Finanziato dal crowdfunding, e in parte autoprodotto, AsbeSchool sarà proiettato in anteprima nazionale
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso contro “il divieto di prosecuzione attività per il recupero rifiuti in procedura semplificata. d.lgs. 152/2006 art. 216/comma 4” della cava-discarica “Le Grottelle” a Collelongo, disposto dalla Provincia dell’Aquila nel 2015. Il ricorso era stato presentato dal gestore
Il comitato “Genitori tarantini” non molla ed invia una nuova missiva, la seconda nell'ultimo mese, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Alle alte cariche dello Stato si chiede coraggio. “Onorevole Sergio Mattarella, due settimane fa, come genitori tarantini le abbiamo inviato una lettera per chiederle risposte ad
Sabato 18 marzo, a partire dalle ore 11, presso il Circolo della Stampa di Avellino, in Corso Vittorio Emanuele, verranno presentati i dati relativi alle analisi geochimico-ambientali dei suoli della Valle del Sabato. Il lavoro è stato commissionato dal Comitato “Salviamo la Valle del Sabato”
Più poteri ai sindaci su condoni, scarichi e demolizioni: si rischiano abusi ai danni dell’ambiente.
Il 3 marzo è stato il primo anniversario della morte di Berta Càceres, leader del popolo indigeno Lenca.
Il Comitato per la valutazione dei rischi (Rac) Echa (Agenzia europea per le sostanze chimiche) ha dichiarato che il glifosato non è cancerogeno.
Carceri Trentino. Vaccini Covid-19: più Pfizer che AstraZeneca, con numeri altalenanti
La campagna vaccinale nella casa circondariale Spini di Gardolo di Trento è partita ufficialmente lo scorso 8 marzo. «Attualmente è stata vaccinata poco meno del 60 per cento della popolazione detenuta, ma il dato è in continua fluttuazione», precisa a Terre di frontiera la Garante dei diritti dei detenuti della Provincia Autonoma di Trento, Antonia Menghini.
Foto: La nuova Casa circondariale Spini di Gardolo / Massimo Zarrucco (Ufficio stampa Provincia Autonoma Trento)
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
«Ad oggi è stato vaccinato oltre il 70 per cento del personale penitenziario e oltre il 50 per cento della popolazione detenuta. La fase vaccinale negli istituti di pena lombardi, partita la scorsa primavera, finalmente sta iniziando a dare i suoi frutti», afferma il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lombardia Carlo Lio in questa video-intervista. Nonostante i focolai, dunque, e nonostante le criticità emerse durante questa pandemia la Lombardia si avvia a concludere in anticipo rispetto ad altre realtà regionali la prima fase della campagna vaccinale negli istituti penitenziari.
«Se oggi i numeri delle adesioni alla campagna vaccinale nelle carceri di Milano e della Lombardia sono così alti», commenta ai nostri microfoni il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Milano, Francesco Maisto, «è perché si è avuta la capacità di programmare. A marzo, prima ancora delle direttive nazionali in materia, il Provveditorato regionale in accordo con il Responsabile sanitario regionale per l’emergenza Covid ha stabilito che iniziassero le vaccinazioni del personale penitenziario, della popolazione detenuta, nonché degli operatori esterni, tra cui i volontari, che svolgono stabilmente attività negli istituti di pena.»
Il sistema dunque, almeno per quanto concerne l’organizzazione della campagna vaccinale nelle carceri, sembra aver retto. Segnando la distanza, in materia di pianificazione, tra quanto accade oggi in ambito vaccinale fuori e dentro gli istituti penitenziari milanesi e lombardi.
Carceri Puglia. La campagna vaccini si prospetta lunga, verso l’immunità di gregge
«Tutto dipende dalle singole Asl e dalla loro capacità organizzativa. Il dato aggregato ci dice che attualmente oscilliamo tra il 40 e il 60 per cento delle vaccinazioni della popolazione detenuta. Ma l’immunità di gregge sarà raggiunta solo quando ci si attesterà attorno all’80 per cento delle vaccinazioni effettuate. Ed è questa la ragione per cui, almeno in Puglia, la campagna vaccinale non si concluderà in tempi brevi.»
Foto: Inside Carceri / di Pietro Snider per Associazione Antigone e Next New Media
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Carceri Campania. La campagna vaccinale Covid e gli intoppi delle Asl
La campagna vaccinale negli istituti penitenziari campani procede nonostante la capacità delle singole Asl di organizzare e distribuire le dosi su larga scala, nonché di adottare un criterio più lungimirante che punti a raggiungere, nel più breve tempo possibile, l’immunità di gregge nelle carceri. Le linee guida ministeriali parlano chiaro, ma la loro coerente applicazione rivela tutt’altro: le ipocrisie di fondo di un sistema che in alcuni casi rincorre le emergenze senza tuttavia riuscire a gestirle in maniera omogenea.
Foto: Inside Carceri, Secondigliano (2012) / di Katia Ancona per Associazione Antigone e Next New Media
Carceri Molise, le vaccinazioni Covid-19 vanno spedite nonostante la paura per AstraZeneca
La campagna vaccinale negli istituti di pena del Molise va avanti. Anzi, salvo rarissime eccezioni, la potremmo definire persino già abbondantemente avviata alla conclusione nella somministrazione delle prime dosi.
Foto: Inside Carceri, Vasto (2015) / Associazione Antigone
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
Carceri in Calabria, vaccino Covid-19 per oltre il 60% dei detenuti
«La campagna vaccinale negli istituti penitenziari calabresi è partita a macchia di leopardo. Il 26 marzo scorso è stata avviata a Catanzaro. Il giorno successivo, il 27 marzo, si è passati a Crotone e poi, da lì, via via sono continuate le vaccinazioni in tutti gli altri istituti. Oggi, più del 60 per cento dei detenuti in Calabria ha ricevuto il vaccino. E la soddisfazione, chiaramente, è enorme.»
Foto: Inside Carceri, Reggio Calabria (2015) / Associazione Antigone