Il Tar Basilicata risolve contenzioso su Tempa La Petrosa
Nel 2007, anno in cui la Total ha chiesto l'attribuzione del permesso di ricerca Tempa La Petrosa, si è aperto il primo fronte del "No" contro la politica fossile della Regione Basilicata.
Nel 2007, anno in cui la Total ha chiesto l'attribuzione del permesso di ricerca Tempa La Petrosa, si è aperto il primo fronte del "No" contro la politica fossile della Regione Basilicata.
La nave Aquarius, noleggiata da Sos Mediterranee e gestita in partenariato con Medici senza frontiere, ha dovuto affrontare sabato 27 gennaio una delle peggiori giornate dall’inizio della sua missione nel Mediterraneo centrale. Dopo essere stata, all’alba, testimone diretta e impotente della intercettazione di un gommone in
Il fenomeno del consumo di suolo è una piaga che ha assunto particolare incidenza nei decenni scorsi, ma i numeri attuali delineano una vera e propria emergenza.
Il ministro allo Sviluppo economico annuncia la pubblicazione della Carta delle aree idonee ad ospitare il deposito di scorie prima delle elezioni, ma non risponde alle osservazioni.
La Commissione bilancio della Regione ha dato il via libera all'ecotassa in Puglia. Contrari Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Direzione Italia e Liberi e Uguali.
Venerdì 3 marzo, a Brindisi, presentazione del libro "Il Cammino di Puglia. Il Tratturo Regio Melfi-Castellaneta e la Via Appia", di A. Bavusi e V. L'Erario.
Da Taranto, Genitori tarantini intervengono sull’Accordo di programma sul tema Ilva, presentato dalla Regione Puglia e dal Comune di Taranto: “Inaccettabile”. “Premesso che: lo stabilimento siderurgico Ilva di Taranto è stato dichiarato stabilimento di interesse strategico nazionale dal decreto legge n.207 del 3 dicembre 2012, come
Intervista alla sindaca di Sulmona, Annamaria Casini.
Il consiglio regionale della Puglia ha approvato la legge speciale per Taranto. È una legge che, al momento della sua proposta, avevamo accolto con grande speranza e attesa in quanto si preannunciava come la prima legge regionale che avrebbe visto la partecipazione dei cittadini alla
Intervista a Riccardo Verrocchi, attivista storico dei movimenti ambientalisti di Sulmona.
Labore nonumes te vel, vis id errem tantas tempor. Solet quidam salutatus at quo. Tantas comprehensam te sea, usu sanctus similique ei. Viderer admodum mea et, probo tantas alienum ne vim. Eos in meis detracto. Lorem everti eos ne.
“Chiusura delle fonti inquinanti e restituzione del territorio inquinato ai comuni di pertinenza dopo bonifiche con spese a carico dei responsabili dei delitti contro l'ambiente e gli uomini.” A chiederlo - in una lettera aperta - i Genitori Tarantini, che attaccano il presidente della Provincia
Carceri Trentino. Vaccini Covid-19: più Pfizer che AstraZeneca, con numeri altalenanti
La campagna vaccinale nella casa circondariale Spini di Gardolo di Trento è partita ufficialmente lo scorso 8 marzo. «Attualmente è stata vaccinata poco meno del 60 per cento della popolazione detenuta, ma il dato è in continua fluttuazione», precisa a Terre di frontiera la Garante dei diritti dei detenuti della Provincia Autonoma di Trento, Antonia Menghini.
Foto: La nuova Casa circondariale Spini di Gardolo / Massimo Zarrucco (Ufficio stampa Provincia Autonoma Trento)
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
«Ad oggi è stato vaccinato oltre il 70 per cento del personale penitenziario e oltre il 50 per cento della popolazione detenuta. La fase vaccinale negli istituti di pena lombardi, partita la scorsa primavera, finalmente sta iniziando a dare i suoi frutti», afferma il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lombardia Carlo Lio in questa video-intervista. Nonostante i focolai, dunque, e nonostante le criticità emerse durante questa pandemia la Lombardia si avvia a concludere in anticipo rispetto ad altre realtà regionali la prima fase della campagna vaccinale negli istituti penitenziari.
«Se oggi i numeri delle adesioni alla campagna vaccinale nelle carceri di Milano e della Lombardia sono così alti», commenta ai nostri microfoni il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Milano, Francesco Maisto, «è perché si è avuta la capacità di programmare. A marzo, prima ancora delle direttive nazionali in materia, il Provveditorato regionale in accordo con il Responsabile sanitario regionale per l’emergenza Covid ha stabilito che iniziassero le vaccinazioni del personale penitenziario, della popolazione detenuta, nonché degli operatori esterni, tra cui i volontari, che svolgono stabilmente attività negli istituti di pena.»
Il sistema dunque, almeno per quanto concerne l’organizzazione della campagna vaccinale nelle carceri, sembra aver retto. Segnando la distanza, in materia di pianificazione, tra quanto accade oggi in ambito vaccinale fuori e dentro gli istituti penitenziari milanesi e lombardi.
Carceri Puglia. La campagna vaccini si prospetta lunga, verso l’immunità di gregge
«Tutto dipende dalle singole Asl e dalla loro capacità organizzativa. Il dato aggregato ci dice che attualmente oscilliamo tra il 40 e il 60 per cento delle vaccinazioni della popolazione detenuta. Ma l’immunità di gregge sarà raggiunta solo quando ci si attesterà attorno all’80 per cento delle vaccinazioni effettuate. Ed è questa la ragione per cui, almeno in Puglia, la campagna vaccinale non si concluderà in tempi brevi.»
Foto: Inside Carceri / di Pietro Snider per Associazione Antigone e Next New Media
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Carceri Campania. La campagna vaccinale Covid e gli intoppi delle Asl
La campagna vaccinale negli istituti penitenziari campani procede nonostante la capacità delle singole Asl di organizzare e distribuire le dosi su larga scala, nonché di adottare un criterio più lungimirante che punti a raggiungere, nel più breve tempo possibile, l’immunità di gregge nelle carceri. Le linee guida ministeriali parlano chiaro, ma la loro coerente applicazione rivela tutt’altro: le ipocrisie di fondo di un sistema che in alcuni casi rincorre le emergenze senza tuttavia riuscire a gestirle in maniera omogenea.
Foto: Inside Carceri, Secondigliano (2012) / di Katia Ancona per Associazione Antigone e Next New Media
Carceri Molise, le vaccinazioni Covid-19 vanno spedite nonostante la paura per AstraZeneca
La campagna vaccinale negli istituti di pena del Molise va avanti. Anzi, salvo rarissime eccezioni, la potremmo definire persino già abbondantemente avviata alla conclusione nella somministrazione delle prime dosi.
Foto: Inside Carceri, Vasto (2015) / Associazione Antigone
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
Carceri in Calabria, vaccino Covid-19 per oltre il 60% dei detenuti
«La campagna vaccinale negli istituti penitenziari calabresi è partita a macchia di leopardo. Il 26 marzo scorso è stata avviata a Catanzaro. Il giorno successivo, il 27 marzo, si è passati a Crotone e poi, da lì, via via sono continuate le vaccinazioni in tutti gli altri istituti. Oggi, più del 60 per cento dei detenuti in Calabria ha ricevuto il vaccino. E la soddisfazione, chiaramente, è enorme.»
Foto: Inside Carceri, Reggio Calabria (2015) / Associazione Antigone