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Febbraio 2018

Tra gli sterminati campi sipontini, per la prima volta dopo la costituzione del mega assembramento a ridosso del Centro d’accoglienza per richiedenti asilo, una giornalista ha avuto l’opportunità di vivere l’esperienza di una giornata al campo. Tra le visite dei Medici col camper del Cuamm e le storie degli abitanti del ghetto, Terre di frontiera propone un esclusivo diario di viaggio in presa diretta. All’interno del ghetto di Borgo Mezzanone non è permesso scattare foto e le immagini che vi mostriamo ci sono state inviate da un abitante della baraccopoli. Attraverso i suoi occhi e la sua necessità di mostrarvi il luogo nel quale vive, e lotta ogni giorno, proviamo a restituirvi il ritratto minuto di una storia della sopraffazione ancora tutta da scrivere.

Grottaglie è una delle mete turistiche pugliesi quasi obbligatorie, famosa per la produzione di ceramiche artistiche artigianali. Eppure nasconde una vergogna: una discarica per rifiuti speciali che rischia di essere ampliata. Amministratori e comunità locali sperano che arrivi al più presto il diniego della Provincia di Taranto. Intanto è calato il silenzio su un impianto che ha una lunga storia di proroghe e guai giudiziari, che vi raccontiamo.

Viaggio a Melendugno, in provincia di Lecce, dove dovrebbe arrivare il gasdotto Tap, tra gli ulivi secolari, in un lembo di Puglia ricco di storia e tradizioni. “Loro, i signori di là, del cantiere […] spuntano da sotto la terra ma non hanno radici”, dice il nonno No Tap, sempre in prima linea per difendere la sua terra, come un’intera comunità.

A settembre dello scorso anno abbiamo raccontato la storia del parco eolico “Il Finocchiaro” di Lavello, in provincia di Potenza, e di come alcuni cittadini si sono scontrati, e continuano a farlo, con storture procedurali e complicità istituzionali. Oggi, se ne aggiungono altre. Il Commissario per la liquidazione degli usi civici per la Basilicata, infatti, accoglie le ragioni del Comune di Lavello, della Regione Basilicata, del ministero dei Beni culturali e della società Tivano srl, in una lunga disputa che li vede opposti ai proprietari dei suoli che avevano documentato una serie di vizi procedimentali e amministrativi nell’iter autorizzativo dell’impianto.

Il ghetto di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, è imponente. Oggi, la pista dell’ex aeroporto militare, a ridosso del Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), ospita circa 3 mila migranti. Secondo le forze dell’ordine, forse, molti di più. A riguardo, non esistono dati ufficiali. Non ci sono numeri, censimenti, registri. È una situazione al limite, che le istituzioni, a vari livelli, non riescono a gestire.