Taranto, rifiuti sulle sponde del Mar Piccolo
Un grosso cumulo di rifiuti è stato ritrovato sulle sponde del Mar Piccolo, verso la Pineta di Cimino. È quanto ha rilevato Legambiente Taranto.
Un grosso cumulo di rifiuti è stato ritrovato sulle sponde del Mar Piccolo, verso la Pineta di Cimino. È quanto ha rilevato Legambiente Taranto.
Il prossimo 5 maggio è previsto il completamento della messa in gas della nuova centrale Snam a Sergnano, la cui accensione è prevista a settembre.
Il Tar Lazio ha rinviato alla Corte di giustizia europea il decreto pro-inceneritori del Governo che sbloccava la realizzazione di un inceneritore in Abruzzo.
Intervista a Yvan Sagnet, leader del primo sciopero dei braccianti stranieri in Italia. Autore di Ama il tuo sogno e Ghetto Italia per Fandango editore.
Una marea fluida, colorata, musicale ha animato le strade di Sulmona, sabato 21 aprile, per dire di no ai progetti fossili della Snam e del governo.
I lavori relativi al progetto Tempa Rossa che interessano l’area della raffineria Eni di Taranto avvengono su una falda notevolmente inquinata.
Lunedì 23 aprile 2018, la settimana di lotta contadina fa tappa a San Severo, in provincia di Foggia. Per i diritti di libero scambio, agricoltori, braccianti e cittadini.
Nel corso della grande manifestazione No hub del gas, 12 mila cittadini e 400, tra istituzioni e organizzazioni hanno detto no allo sfruttamento del territorio.
#Sulmona21Aprile. Partito il conto alla rovescia verso la manifestazione No hub del gas in programma a Sulmona il 21 aprile 2018. Ad oggi sono 240 le adesioni.
Oggi, Ibrahim, è troppo stanco. Decide di tornare al ghetto Chitomeni. Perché in questo universo malsano, persino un ghetto è preferibile al falso benessere che si respira fuori.
L’Associazione AttivaLizzano chiede, come più volte fatto negli ultimi anni, di chiudere definitivamente le discariche di Lizzano e procedere alla bonifica.
La ditta Irpiniambiente chiede di aumentare i rifiuti da conferire allo Stir di Pianodardine, mentre i cittadini da anni invocano bonifica e spostamento dell'impianto.
Il Movimento No Tap denuncia “ancora fatti spregevoli da parte delle Forze dell’ordine sul cantiere di San Basilio. Ancora una volta atti di violenza contro i manifestanti e omissione di soccorso."
Il sito che ospita lo stoccaggio di gas Stogit di Sergnano è contaminato. Disposta pertanto la Messa in sicurezza operativa per una durata stimata di due anni.
Nel Tribunale di Brindisi si tornerà a parlare dei decessi dei lavoratori del petrolchimico di Brindisi, del caso di Vincenzo Ditotaro e di archiviazione.
Carceri Trentino. Vaccini Covid-19: più Pfizer che AstraZeneca, con numeri altalenanti
La campagna vaccinale nella casa circondariale Spini di Gardolo di Trento è partita ufficialmente lo scorso 8 marzo. «Attualmente è stata vaccinata poco meno del 60 per cento della popolazione detenuta, ma il dato è in continua fluttuazione», precisa a Terre di frontiera la Garante dei diritti dei detenuti della Provincia Autonoma di Trento, Antonia Menghini.
Foto: La nuova Casa circondariale Spini di Gardolo / Massimo Zarrucco (Ufficio stampa Provincia Autonoma Trento)
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
«Ad oggi è stato vaccinato oltre il 70 per cento del personale penitenziario e oltre il 50 per cento della popolazione detenuta. La fase vaccinale negli istituti di pena lombardi, partita la scorsa primavera, finalmente sta iniziando a dare i suoi frutti», afferma il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lombardia Carlo Lio in questa video-intervista. Nonostante i focolai, dunque, e nonostante le criticità emerse durante questa pandemia la Lombardia si avvia a concludere in anticipo rispetto ad altre realtà regionali la prima fase della campagna vaccinale negli istituti penitenziari.
«Se oggi i numeri delle adesioni alla campagna vaccinale nelle carceri di Milano e della Lombardia sono così alti», commenta ai nostri microfoni il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Milano, Francesco Maisto, «è perché si è avuta la capacità di programmare. A marzo, prima ancora delle direttive nazionali in materia, il Provveditorato regionale in accordo con il Responsabile sanitario regionale per l’emergenza Covid ha stabilito che iniziassero le vaccinazioni del personale penitenziario, della popolazione detenuta, nonché degli operatori esterni, tra cui i volontari, che svolgono stabilmente attività negli istituti di pena.»
Il sistema dunque, almeno per quanto concerne l’organizzazione della campagna vaccinale nelle carceri, sembra aver retto. Segnando la distanza, in materia di pianificazione, tra quanto accade oggi in ambito vaccinale fuori e dentro gli istituti penitenziari milanesi e lombardi.
Carceri Puglia. La campagna vaccini si prospetta lunga, verso l’immunità di gregge
«Tutto dipende dalle singole Asl e dalla loro capacità organizzativa. Il dato aggregato ci dice che attualmente oscilliamo tra il 40 e il 60 per cento delle vaccinazioni della popolazione detenuta. Ma l’immunità di gregge sarà raggiunta solo quando ci si attesterà attorno all’80 per cento delle vaccinazioni effettuate. Ed è questa la ragione per cui, almeno in Puglia, la campagna vaccinale non si concluderà in tempi brevi.»
Foto: Inside Carceri / di Pietro Snider per Associazione Antigone e Next New Media
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Carceri Campania. La campagna vaccinale Covid e gli intoppi delle Asl
La campagna vaccinale negli istituti penitenziari campani procede nonostante la capacità delle singole Asl di organizzare e distribuire le dosi su larga scala, nonché di adottare un criterio più lungimirante che punti a raggiungere, nel più breve tempo possibile, l’immunità di gregge nelle carceri. Le linee guida ministeriali parlano chiaro, ma la loro coerente applicazione rivela tutt’altro: le ipocrisie di fondo di un sistema che in alcuni casi rincorre le emergenze senza tuttavia riuscire a gestirle in maniera omogenea.
Foto: Inside Carceri, Secondigliano (2012) / di Katia Ancona per Associazione Antigone e Next New Media
Carceri Molise, le vaccinazioni Covid-19 vanno spedite nonostante la paura per AstraZeneca
La campagna vaccinale negli istituti di pena del Molise va avanti. Anzi, salvo rarissime eccezioni, la potremmo definire persino già abbondantemente avviata alla conclusione nella somministrazione delle prime dosi.
Foto: Inside Carceri, Vasto (2015) / Associazione Antigone
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
Carceri in Calabria, vaccino Covid-19 per oltre il 60% dei detenuti
«La campagna vaccinale negli istituti penitenziari calabresi è partita a macchia di leopardo. Il 26 marzo scorso è stata avviata a Catanzaro. Il giorno successivo, il 27 marzo, si è passati a Crotone e poi, da lì, via via sono continuate le vaccinazioni in tutti gli altri istituti. Oggi, più del 60 per cento dei detenuti in Calabria ha ricevuto il vaccino. E la soddisfazione, chiaramente, è enorme.»
Foto: Inside Carceri, Reggio Calabria (2015) / Associazione Antigone