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Febbraio 2019

È in corso una vasta operazione delle forze dell’ordine sulla “ex Pista” del gran ghetto di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia. Circa 200 uomini tra Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri ed Esercito – un vero e proprio gruppo interforze – stanno svolgendo controlli, perquisizioni e, con ogni probabilità, abbattimenti e sgomberi nella baraccopoli che sorge a ridosso del Cara (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo, ndr) di Foggia. Lo stesso Cara che, a quanto trapela dalle ultime indiscrezioni, sarebbe nel mirino degli sgomberi programmati, entro un anno, dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini. L’operazione, denominata “Law and Humanity” è appena cominciata.

Oltre le questioni energetiche che riguardano i giacimenti di idrocarburi nel Mediterraneo e in Libia, il progetto Tempa Rossa, in Basilicata e a Taranto, rischia di alimentare ulteriormente la crisi diplomatica con la Francia. Di recente la Regione Basilicata, dopo le autorizzazioni del 2011, si è opposta alla messa in produzione del Centro olio Total di Corleto Perticara, già realizzato, e alla perforazione del nuovo pozzo petrolifero “Gorgoglione 3”. Intanto il ministero dell’Ambiente sospende la Valutazione d’impatto ambientale. Incerta è, inoltre, la questione dell’autorizzazione al trattamento del greggio estratto in Basilicata nella raffineria Eni di Taranto, e il suo trasporto mediante l’oleodotto Eni che collega Viggiano alla Città dei due mari.