La legge regionale che raddoppia l’eolico in Basilicata è incostituzionale
Italia Nostra ha chiesto al Consiglio dei ministri di impugnare dinanzi la Corte Costituzionale la legge regionale che raddoppia l'eolico in Basilicata.
Italia Nostra ha chiesto al Consiglio dei ministri di impugnare dinanzi la Corte Costituzionale la legge regionale che raddoppia l'eolico in Basilicata.
Il 28 marzo Dawiel Njarco, migrante ghanese, viene freddato sulla SS544, la strada che da Borgo Mezzanone conduce a Foggia. Come stanno realmente le cose?
Taranto, approvata in Consiglio comunale mozione che «impegna il sindaco [
Sono ancora 44 le discariche di rifiuti urbani fuori norma, a vario titolo, in Italia, secondo una recente sentenza della Corte di giustizia europea.
Lo scorso 17 marzo scorso il Movimento No Tap ha celebrato due anni di lotta contro la realizzazione del gasdotto Trans Adriatic Pipeline.
Lo scorso 23 marzo i maggiori movimenti italiani per l’ambiente hanno manifestato, a Roma, contro le grandi opere inutili.
Al quartiere Tamburi si chiudono le scuole per inquinamento. Giorgio Assennato, già direttore generale dell’Arpa Puglia: «mera propaganda politica».
Chi si accampa a Calais e Grande Synthe mira a ottenere un passaggio a bordo di camion in partenza per la Gran Bretagna. Di sola andata.
Ma il lupo non è una specie protetta? Spunti di riflessione in attesa dell’annunciato Piano lupi, partendo dall’attuale quadro normativo e scientifico.
Mentre Eni continua a rassicurare sulle emissioni del Centro olio di Viggiano, una ricerca suggerisce di estendere l’area di monitoraggio sanitario.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale Puglia – di chiarimento e parziale rettifica del post pubblicato il 12 marzo scorso sulla nostra pagina Facebook in merito alle attività svolte dagli operatori Cri nella baraccopoli di Borgo Mezzanone, in provincia
Dall’ultima operazione nel ghetto di Borgo Mezzanone all’illegalità diffusa a Foggia, il messaggio è chiaro e univoco: la giustizia è un bene comune.
A distanza di diversi mesi la vicenda di Omar Jallow, il ragazzo gambiano arrestato a Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, continua a far discutere.
Le immagini dello sgombero della baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, vicino Rosarno e Gioia Tauro. Con un poderoso gruppo interforze, rigorosamente in assetto antisommossa, composto da uomini della Polizia di Stato, Carabinieri, Esercito e Guardia di finanza, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini,
L’intervista esclusiva a Idrissa, uno dei migranti che fino a qualche giorno fa viveva nella baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria
Carceri Trentino. Vaccini Covid-19: più Pfizer che AstraZeneca, con numeri altalenanti
La campagna vaccinale nella casa circondariale Spini di Gardolo di Trento è partita ufficialmente lo scorso 8 marzo. «Attualmente è stata vaccinata poco meno del 60 per cento della popolazione detenuta, ma il dato è in continua fluttuazione», precisa a Terre di frontiera la Garante dei diritti dei detenuti della Provincia Autonoma di Trento, Antonia Menghini.
Foto: La nuova Casa circondariale Spini di Gardolo / Massimo Zarrucco (Ufficio stampa Provincia Autonoma Trento)
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
«Ad oggi è stato vaccinato oltre il 70 per cento del personale penitenziario e oltre il 50 per cento della popolazione detenuta. La fase vaccinale negli istituti di pena lombardi, partita la scorsa primavera, finalmente sta iniziando a dare i suoi frutti», afferma il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lombardia Carlo Lio in questa video-intervista. Nonostante i focolai, dunque, e nonostante le criticità emerse durante questa pandemia la Lombardia si avvia a concludere in anticipo rispetto ad altre realtà regionali la prima fase della campagna vaccinale negli istituti penitenziari.
«Se oggi i numeri delle adesioni alla campagna vaccinale nelle carceri di Milano e della Lombardia sono così alti», commenta ai nostri microfoni il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Milano, Francesco Maisto, «è perché si è avuta la capacità di programmare. A marzo, prima ancora delle direttive nazionali in materia, il Provveditorato regionale in accordo con il Responsabile sanitario regionale per l’emergenza Covid ha stabilito che iniziassero le vaccinazioni del personale penitenziario, della popolazione detenuta, nonché degli operatori esterni, tra cui i volontari, che svolgono stabilmente attività negli istituti di pena.»
Il sistema dunque, almeno per quanto concerne l’organizzazione della campagna vaccinale nelle carceri, sembra aver retto. Segnando la distanza, in materia di pianificazione, tra quanto accade oggi in ambito vaccinale fuori e dentro gli istituti penitenziari milanesi e lombardi.
Carceri Puglia. La campagna vaccini si prospetta lunga, verso l’immunità di gregge
«Tutto dipende dalle singole Asl e dalla loro capacità organizzativa. Il dato aggregato ci dice che attualmente oscilliamo tra il 40 e il 60 per cento delle vaccinazioni della popolazione detenuta. Ma l’immunità di gregge sarà raggiunta solo quando ci si attesterà attorno all’80 per cento delle vaccinazioni effettuate. Ed è questa la ragione per cui, almeno in Puglia, la campagna vaccinale non si concluderà in tempi brevi.»
Foto: Inside Carceri / di Pietro Snider per Associazione Antigone e Next New Media
Pagina in aggiornamento…
Pagina in aggiornamento…
Pagina in aggiornamento…
Carceri Campania. La campagna vaccinale Covid e gli intoppi delle Asl
La campagna vaccinale negli istituti penitenziari campani procede nonostante la capacità delle singole Asl di organizzare e distribuire le dosi su larga scala, nonché di adottare un criterio più lungimirante che punti a raggiungere, nel più breve tempo possibile, l’immunità di gregge nelle carceri. Le linee guida ministeriali parlano chiaro, ma la loro coerente applicazione rivela tutt’altro: le ipocrisie di fondo di un sistema che in alcuni casi rincorre le emergenze senza tuttavia riuscire a gestirle in maniera omogenea.
Foto: Inside Carceri, Secondigliano (2012) / di Katia Ancona per Associazione Antigone e Next New Media
Carceri Molise, le vaccinazioni Covid-19 vanno spedite nonostante la paura per AstraZeneca
La campagna vaccinale negli istituti di pena del Molise va avanti. Anzi, salvo rarissime eccezioni, la potremmo definire persino già abbondantemente avviata alla conclusione nella somministrazione delle prime dosi.
Foto: Inside Carceri, Vasto (2015) / Associazione Antigone
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
Carceri in Calabria, vaccino Covid-19 per oltre il 60% dei detenuti
«La campagna vaccinale negli istituti penitenziari calabresi è partita a macchia di leopardo. Il 26 marzo scorso è stata avviata a Catanzaro. Il giorno successivo, il 27 marzo, si è passati a Crotone e poi, da lì, via via sono continuate le vaccinazioni in tutti gli altri istituti. Oggi, più del 60 per cento dei detenuti in Calabria ha ricevuto il vaccino. E la soddisfazione, chiaramente, è enorme.»
Foto: Inside Carceri, Reggio Calabria (2015) / Associazione Antigone