Periodico indipendente su Ambiente, Sud e Mediterraneo / Fondato il 23 dicembre 2015
 

Immagini e storie del Mediterraneo. L’immigrazione raccontata dalle donne

Il 19 settembre 2018, prosegue il Festival delle culture al femminile nel Mediterraneo organizzato da Donna A Sud, con l’obiettivo di diffondere la cultura paritaria e sgretolare quei fenomeni di discriminazione, sfruttamento, ingiustizia, violenza che ne fanno della donna, tutt’oggi, un soggetto emarginato.

Il secondo incontro dal titolo “Immagini e storie del Mediterraneo. L’immigrazione raccontata dalle donne” – riprendendo il fil rouge del primo incontro e che caratterizzerà l’intera rassegna “il coraggio delle donne” – sarà dedicato ad un tema molto attuale quale quello della narrazione dell’immigrazione, che deve fare i conti con l’ondata di razzismo fobico sempre più presente e pressante.
Patrocinato dal Comune di Taranto, dalla Regione Puglia (Assessorato al Turismo e alla Cultura), e dalla Consigliera regionale Pari Opportunità; sostenuta da Woman, Libera Taranto, Cgil Taranto, Confassociazione Puglia, si terrà presso Palazzo Pantaleo – nella città vecchia a Taranto a partire dalle ore 18.
Tema privilegiato sarà quello del racconto migratorio attraverso immagini, voci e storie per scoprire l’altro/a e ripensare la nostra identità, nel rispetto delle differenze. Ad aprire l’incontro le introduzioni a cura della Segretaria Cgil Taranto Eva Santoro e della giornalista Antonietta Podda. La Madrina del Festival, Nadia Kibout, l’attrice e regista di “Le Ali Velate” per la prima volta presenterà a Taranto Lampedusa Beach la performance musico-teatrale su testo di Lina Prosa con le musiche di Daniele Onorati. Dialogherà con l’attrice, il giornalista Gianni Svaldi. A seguire, il Presidente dell’Associazione Il Serraglio si confronterà con Stefano Amatucci, regista del film CAINA, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Davide Morganti (Fandango Libri, 2009) – la storia di una trova cadaveri dei migranti che lasciano la Libia per arrivare in Italia che incarna i luoghi comuni e i sentimenti razzisti e xenofobi verso il diverso, verso i migranti.
All’incontro sarà dedicato ampio spazio anche alle storie di donne migranti tra violenze e gravidanze raccontate dalla ginecologa Antonella Ferraiolo, autrice del libro Antikka (Edigrafema Editore), che dialogherà con Delio Monaco Presidente Isde (Massafra).
Il giornalista Michele Tursi colloquierà invece con Maryam Rahimi, regista di Mare Nostrum, (bando MigrArti 2016 e vincitore di 4 premi), cortometraggio sulla storia drammatica di una donna in fuga che, lasciandosi alle spalle un passato dolorosissimo troverà in Italia pace e serenità.
Dalle 18, gli spazi di Palazzo Pantaleo ospiteranno la mostra “Le ultime donne tatuate del Myanmar” di Luciana Trappolino.
Durante l’incontro saranno proiettati oltre ai corti già citati anche “La Pace Dannata” di Adelaide De Fino.

COS’È DONNA A SUD?
In primis è un’iniziativa che parte dal basso, che nasce a sud di Taranto, al quartiere Tamburi, quartiere nato a sud del più grande e inquinante colosso industriale, Ilva.
Il festival, ideato e diretto da Tiziana Magrì è giunto all’edizione 2018, è il tassello finale di un percorso di aggregazione virtuale in cui donne e uomini, che hanno voglia di parlare e far parlare il loro Sud, mettono a disposizione la propria professionalità a servizio di un’idea di bene che si irradi a tutta la comunità. Per questo sta nascendo una Fondazione , che sarà il motore per la reale parità sociale ed economica, per il raggiungimento delle pari opportunità. Il Festival punta l’attenzione in particolare verso le donne che e a Sud sono nate, ci vivono o sono dovute andar via. Donna a sud è la forza di tutte le donne che nonostante le difficoltà hanno deciso di restare, di tutte quelle donne che coraggiosamente sono tornate e che lottano per tornare. Giornaliste, scrittrici, filosofe, professioniste, manager e artiste a tutto tondo si raccontano, e ci raccontano storie, fatti, accadimenti sotto ogni forma verso l’unico obiettivo che è quello di diffondere la cultura paritaria al fine di sgretolare quei fenomeni di discriminazione, sfruttamento, ingiustizia, violenza che ne fanno della donna, tutt’oggi, un soggetto emarginato.
Il Festival Donna a Sud propone attraverso questo scambio culturale al femminile di promuovere con incontri trasversali la reale parità tra donne e uomini. “Donna A Sud” è una sinergie di attività che comprende presentazioni di libri, mostre fotografiche, percorsi di valorizzazione del territorio, teatro, musica ed ogni forma d’arte che miri a valorizzare le competenze ed accrescere la sensibilità comune sul ruolo della donna, inserita in ogni contesto sociale, promuovendo la reale parità di genere con gli uomini.
Compito primo del progetto e costituenda Fondazione è la promozione sociale legata al territorio a tutela delle fasce più deboli, tra cui la donna. Come ogni anno anche quest’anno il Festival delle Culture al Femminile del Mediterraneo Donna a Sud si pone un obiettivo sociale: garantire e favorire l’integrazione di donne migrate e disagiate attraverso progetti d’inclusione al lavoro attraverso laboratori e workshop da realizzare in collaborazione con realtà del territorio.

Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti al pubblico.
Sponsor: Formare Puglia, Samm, Obiettivo Puglia
Media partner: La Ringhiera, Terre di frontiera, Se dicoTaranto

INFO E CONTATTI
Sito internet Festival
Pagina Facebook 
Hashtag ufficiali del Festival: #donnaasudfestival #culturealfemminile #Mediterraneo #DonnaaSud2018

UFFICIO STAMPA DONNA A SUD
Antonietta Podda: 349 1444125 / ufficiostampadonnaasud@gmail.com
Per interviste ed info su Organizzazione contattare:
Ufficio Project, Tiziana Magrì: 329 9378794 / donnaasud@gmail.com

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