Da domenica 16 settembre 2018 Taranto accoglierà la nuova edizione del Festival delle culture al Femminile del Mediterraneo, organizzata da Donna A Sud, patrocinata dal Comune di Taranto, dall’Ordine dei Giornalisti di Puglia, dalla Regione Puglia (assessorato al Turismo e alla Cultura) e dalla Consigliera regionale Pari Opportunità. Sostenuta da iWoman, Libera Taranto, Cgil Taranto, Confassociazione Puglia.
I grandi nomi del giornalismo italiano si confronteranno sul tema “Donne-Coraggio-Giornalimo: Ritanna Armeni, Maria Cuffaro, Cristina Mastrandrea, Marilena Natale, Maristella Bagiolini, Emma Barbaro.
Il Festival è dedicato alla memoria di Paola Clemente, la bracciante agricola morta di fatica nei campi pugliesi nell’estate del 2015, come al ricordo di tante donne-coraggio tra cui Rita Borsellino che col loro impegno civile nel nome degli ideali di giustizia e libertà, e per la ricerca della verità, sono diventate punti di riferimento per la legalità, l’antimafia e la giustizia sociale.
La manifestazione che si svolgerà fino ad ottobre, e che si ripete come ogni anno dal 2011, richiamerà nella Città dei due mari, tanti nomi e volti noti, donne che si sono distinte nei numerosi ambiti della cultura. Appassionate e battagliere, coraggiose e creative, donne della letteratura e del giornalismo, donne che operano nella ricerca e nel sociale, donne dalle mille sfaccettature si confronteranno in questo percorso di riflessione femminile, con uno sguardo che va oltre le differenze, mai dimenticando la storia delle donne.
La prima giornata, domenica 16 settembre, si aprirà con un convegno dal titolo “Ad occhi aperti: donne, coraggio e giornalismo”. All’incontro, che si terrà alle ore 18 presso la Lega Navale (Lungomare Vittorio Emanuele III, 2), parteciperanno i grandi nomi del giornalismo italiano:
Ritanna Armeni (giornalista di Huffington Post, autrice di “Una donna può tutto. 1941: volano le Streghe della notte”) e Emma Barbaro (Giornalista, caporedattrice del periodico Terre di frontiera) verranno intervistate da Rossella Matarrese, giornalista e conduttrice Tg3 Puglia.
Maria Cuffaro (inviata e conduttrice del Tg3 e autrice del libro “Kajal. Le vite degli altri e la mia”), e Cristina Mastrandrea (fotoreporter, giornalista e videomaker) saranno intervistate da Angelo Di Leo, direttore de La Ringhiera.
Il giornalista Mimmo Mazza (capo redazione de La Gazzetta del Mezzogiorno, Taranto) intervisterà Marilena Natale (collaboratrice dell’emittente televisiva locale “Più N News”, giornalista anticamorra sotto scorta) e Maristella Bagiolini (giornalista freelance per testate giornalistiche nazionali e locali).
Durante l’incontro sarà proiettato il cortometraggio “La Giornata” diretto dal regista Pippo Mezzapesa, che racconta il dramma della bracciante Paola Clemente (voluto da Cgil Puglia e Flai Cgil Puglia).
La sede che ospiterà la prima giornata del festival si riempirà di ulteriori contenuti grazie alla Poesia in vernacolo tarantino di Paola Vozza, alla performance di Maria Caniglia, e alla musica a cura di Melga e Sofia D’Elia.
Durante l’incontro sarà organizzato un Laboratorio per bambini a cura della Libreria Ciurma (col contributo di cinque euro), per dare la possibilità anche ai genitori di godere a pieno dell’iniziativa, e sarà allestito un Book Point a cura della Libreria Mandese di Taranto.
Sarà il coraggio il fil rouge dell’intera manifestazione, che troverà ampia espressione anche nel secondo incontro dedicato ad un tema molto attuale quale quello del racconto giornalistico dell’immigrazione, che deve fare i conti con l’ondata di razzismo fobico sempre più presente e pressante.
Il Prossimo incontro dal titolo “Immagini e storie del Mediterraneo si terrà il mercoledì 19 settembre, dalle ore 18, a Palazzo Pantaleo: L’immigrazione raccontata dalle donne”.
Madrina del Festival delle culture al Femminile del Mediterraneo 2018 sarà l’attrice Nadia Kibout, regista e produttrice di “Le Ali Velate”.
Il Festival vede la direzione artistica di Tiziana Magrì ed è il risultato del lavoro di tanti anni di attività e di esperienze di Donna A Sud al fianco delle donne.
E la stessa Magrì che è anche ideatrice del Festival dichiara che «in un’epoca ancora molto avara che nega diritti fondamentali come il lavoro, e la parità in diversi ambiti della vita a molte donne, si impone la necessità di creare una rete di relazioni e di comunicazione, che non può che derivare e partire dalle donne stesse. E’ proprio dalle donne, dalle loro storie di vita e di lavoro che parte il Festival delle Culture femminili nel Mediterraneo, che si pone l’obiettivo di garantire e favorire l’integrazione di donne migrate e disagiate anche attraverso progetti d’inclusione al lavoro.»
NADIA KIBOUT
Nadia Kibout nasce a Saint-Etienne in Francia da genitori algerini. È l’unica figlia femmina della famiglia, prima di lei otto fratelli maschi, questo le fa dire e pensare di aver un lato maschile molto pronunciato.Già dai primi anni di scuola scopre l’amore per il palcoscenico attraverso i spettacoli e saggi della scuola. Si appassiona alla musica e al canto. Fa parte dell’orchestra e del coro dal primo anno delle medie fino all’ultimo anno del liceo. Durante il liceo collabora ad opere liriche presso il teatro Jean Massenet della città e prende parte ad un corso di recitazione davanti alla macchina da presa. Vari contrasti familiari la porteranno ad allontanarsi dalle sue passioni artistiche.
Svolge diverse attività professionali in vari settori e viaggia molto ma capisce di non farcela se non vive delle sue passioni. Incomincia un reale percorso di studi di recitazione, per tre anni, in Italia, a Milano presso un laboratorio teatrale privato dove scopre il metodo Stanislavsky, metodo del quale si innamora. Sceglie poi di trasferirsi a Parigi per approfondire le sue conoscenze nell’ambito teatrale presso la scuola Le Cours Florent per un anno, segue poi uno stage intensivo di un mese con Ariane Mnouchkine al Theatre du Soleil. Curiosa di mettere in pratica a livello internazionale i suoi studi incomincia attraverso l’Europa e l’America una lunga frequentazione di seminari e laboratori con insegnanti americani di fama internazionale, per la maggior parte membri dell’actor’s studio di Lee Strasberg (Greta Seacat , Susan Batson, Robert Castle, Bernard Hiller). Nel 2004 incomincia la sua carriera con un film drammatico, opera prima di Mario Rellini, Balletto di Guerra, a cui seguiranno altre pellicole cinematografiche e fiction televisive. Il teatro, attraverso Sergio Castellito come regista per lo spettacolo Il Dubbio in tournée in tutta Italia, le offre una bellissima esperienza.
COS’È DONNA A SUD?
In primis è un’iniziativa che parte dal basso, che nasce a sud di Taranto, al quartiere Tamburi, quartiere nato a sud del più grande e inquinante colosso industriale, Ilva.
Il festival, ideato e diretto da Tiziana Magrì è giunto all’edizione 2018, è il tassello finale di un percorso di aggregazione virtuale in cui donne e uomini, che hanno voglia di parlare e far parlare il loro Sud, mettono a disposizione la propria professionalità a servizio di un’idea di bene che si irradi a tutta la comunità. Per questo sta nascendo una Fondazione , che sarà il motore per la reale parità sociale ed economica, per il raggiungimento delle pari opportunità. Il Festival punta l’attenzione in particolare verso le donne che e a Sud sono nate, ci vivono o sono dovute andar via. Donna a sud è la forza di tutte le donne che nonostante le difficoltà hanno deciso di restare, di tutte quelle donne che coraggiosamente sono tornate e che lottano per tornare. Giornaliste, scrittrici, filosofe, professioniste, manager e artiste a tutto tondo si raccontano, e ci raccontano storie, fatti, accadimenti sotto ogni forma verso l’unico obiettivo che è quello di diffondere la cultura paritaria al fine di sgretolare quei fenomeni di discriminazione, sfruttamento, ingiustizia, violenza che ne fanno della donna, tutt’oggi, un soggetto emarginato.
Il Festival Donna a Sud propone attraverso questo scambio culturale al femminile di promuovere con incontri trasversali la reale parità tra donne e uomini. “Donna A Sud” è una sinergie di attività che comprende presentazioni di libri, mostre fotografiche, percorsi di valorizzazione del territorio, teatro, musica ed ogni forma d’arte che miri a valorizzare le competenze ed accrescere la sensibilità comune sul ruolo della donna, inserita in ogni contesto sociale, promuovendo la reale parità di genere con gli uomini.
Compito primo del progetto e costituenda Fondazione è la promozione sociale legata al territorio a tutela delle fasce più deboli, tra cui la donna. Come ogni anno anche quest’anno il Festival delle Culture al Femminile del Mediterraneo Donna a Sud si pone un obiettivo sociale: garantire e favorire l’integrazione di donne migrate e disagiate attraverso progetti d’inclusione al lavoro attraverso laboratori e workshop da realizzare in collaborazione con realtà del territorio.
Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti al pubblico.
Sponsor: Formare Puglia, Samm, Obiettivo Puglia
Media partner: La Ringhiera, Terre di frontiera, Se dicoTaranto
INFO E CONTATTI
Sito internet Festival
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Hashtag ufficiali del Festival: #donnaasudfestival #culturealfemminile #Mediterraneo #DonnaaSud2018
UFFICIO STAMPA DONNA A SUD
Antonietta Podda: 349 1444125 / ufficiostampadonnaasud@gmail.com
Per interviste ed info su Organizzazione contattare:
Ufficio Project, Tiziana Magrì: 329 9378794 / donnaasud@gmail.com