Periodico indipendente su Ambiente, Sud e Mediterraneo / Fondato il 23 dicembre 2015
 

Ministero: “Al Cova è incidente rilevante”

Al Centro olio Eni di Viggiano si è trattato di incidente rilevante, pertanto va applicata la direttiva Seveso. Perché ignorarlo per mesi e mesi?

La dichiarazione del ministero dell’Ambiente che reputa “incidente rilevante” quello avvenuto all’impianto Eni di Viggiano, è arrivata dopo una comunicazione del Comitato Tecnico Regionale, organo preposto all’attuazione della direttiva Seveso. Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, lo comunica ai lucani durante una conferenza stampa. Poi aggiunge che “non c’è alcuna correlazione tra incidente rilevante e danno all’ambiente e che prosegue l’attività di monitoraggio capillare messa a punto dalla Regione (con Arpa e Ispra) dopo lo sversamento.”

Eppure, secondo la normativa Seveso III, un incidente industriale è rilevante se si configura come un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuti a sviluppi incontrollati durante l’attività. Come è possibile sostenere che l’incidente è rilevante e poi negare la correlazione con l’ambiente? Quali responsabilità comporta la mitigazione, da parte della massima autorità sanitaria e rappresentante della Regione, della portata della classificazione dell’incidente accaduto a Viggiano? Perché ci sono voluti tanti e tanti mesi per disporre il blocco del Centro olio di Viggiano nonostante sia classificato, per legge, tra le industri soggette a rischio di incidente rilevante e quindi, soggetto alla Seveso III, che impone il rispetto rigoroso delle norme in materia di tutela ambientale di sicurezza dei cittadini?

Sono domande che rivolgiamo direttamente alle istituzioni ma anche ai cittadini lucani. Ricordiamo anche che il presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, piuttosto che chiedere chiarezza in merito a quanto stava accadendo in Basilicata – con scarso senso di responsabilità e senso delle istituzioni – aveva rimarcato la vicenda parlando di “polemiche spesso frutto di provincialismo”. Parole inaccettabili perché frutto di una grossolana approssimazione e scarsa conoscenza dei fatti.
Eppure per mesi abbiamo ricordato in ogni modo alle istituzioni che l’incidente era rilevante, sollecitando così l’applicazione rigorosa della legge.
Oggi, vogliamo capire quali responsabilità si possono configurare nella sottovalutazione dell’incidente a Viggiano proprio da parte di chi ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini.

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