Più di milleduecento esperti hanno presentato i propri curricula per entrare a far parte della nuova Commissione Via-Vas che sarà composta da 40 membri su nomine del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. I criteri e le procedure di selezione per il nuovo organismo sono stati definiti da un decreto di metà novembre, dopo l’annullamento da parte della Corte dei conti delle nomine effettuate dell’ex ministro Gian Luca Galletti.
Dopo le critiche e i rilievi della Corte dei conti sulle nomine dirette della Commissione tecnica di Verifica dell’impatto ambientale Via e Vas del ministero dell’Ambiente, effettuate dall’ex ministro Gian Luca Galletti, l’attuale capo del dicastero, Sergio Costa, il 4 ottobre 2018, tra i primi interventi post-insediamento, aveva ritirato i decreti relativi alla nomina dei componenti della Commissione tecnica Via-Vas (decreti ministeriali n.45 del 16 febbraio 2018 e n.49 del 22 febbraio 2018). Un atto in autotutela che, di fatto, ha dato il via alle nuove procedure di nomina della Commissione Via-Vas partite dopo oltre dieci anni, epoca in cui l’allora ministro Stefania Prestigiacomo l’aveva insediata. Ma dal 9 dicembre 2018, data di scadenza per la presentazione delle domande in base al decreto ministeriale del 13 novembre 2018, sull’iter di valutazione delle domande, al momento, non si conoscono i tempi per la nomina della nuova Commissione Via-Vas.
IL COMITATO ISTRUTTORIO PER LA NOMINA DELLA COMMISSIONE
Con decreto del ministero dell’Ambiente del 3 gennaio 2019 è stato nominato il Comitato istruttorio per la nomina dei componenti della Commissione tecnica di Verifica dell’impatto ambientale Via e Vas che dovranno esaminare le oltre milleduecento domande pervenute. Un numero elevato, in considerazione dei termini fissati dal bando di soli venti giorni. Fanno parte del Comitato istruttorio Gabriele Scarascia Mugnozza, professore ordinario di Geologia presso la Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, con funzioni di presidente; Eugenia Dogliotti, capo Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto superiore di sanità, con funzioni di componente; Giuseppe Morbidelli, professore emerito di Diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Roma Sapienza, con funzioni di componente; Piergiuseppe Morone, professore ordinario di Politica economica presso l’Università degli Studi di Roma “Unitelma Sapienza”, con funzioni di componente; Vito Felice Uricchio, direttore dell’Istituto di ricerca sulle acque (Irsa) del Centro nazionale di ricerca (Cnr), con funzioni di segretario.
«Il Comitato istruttorio – è evidenziato nel decreto di nomina – al termine delle attività di cui al comma 1 del presente articolo, elabora, per ognuna delle aree di attività individuate nell’articolo 3 del citato del decreto ministeriale n.300/2018, un elenco, in ordine alfabetico, dei soggetti che hanno manifestato il loro interesse alla nomina, annotando, in maniera sintetica, le esperienze e le capacità professionali ritenute meritevoli di essere evidenziate. L’elenco di cui al comma 2, unitamente ad un verbale delle attività poste in essere e dei criteri utilizzati per l’analisi, è tramesso, per il tramite del Capo di Gabinetto, al Ministro per le conseguenti valutazioni e determinazioni.»
I lavori del Comitato istruttorio, dopo oltre tre mesi, dovrebbero essere nella fase conclusiva.
CENTINAIA DI PROGETTI IN ATTESA DI PARERE DA PARTE DELLA NUOVA COMMISSIONE VIA-VAS
Intanto il numero dei progetti in attesa di parere Via-Vas, da parte della nuova Commissione, si sono accumulati presso il ministero dell’Ambiente, anche in considerazione dell’aumentato carico dovute alle competenze statali in materia di progetti all’indomani della nuova legge Via e della legge Sblocca Italia, così come quelli in campo energetico, non più di competenza regionale. Infatti sono diciassette i progetti Vas (Valutazione ambientale strategica) tra i quali il Piano nazionale per l’energia e il clima e la Rete elettrica di trasmissione nazionale. Sono 407 i progetti Via, molti in fase di istruttoria, tra i quali i progetti per l’energia eolica per impianti di potenza superiore ai 30 MW, le centrali termiche, le opere stradali e infrastrutture. Centinaia di progetti, questi ultimi, presentati tra il 2018 e i primi mesi del 2019 che aspettano la disamina da parte della nuova Commissione. Tra i compiti della Commissione Via-Vas anche quelli relativi ai progetti infrastrutturali in regime di Autorizzazione integrata ambientale e quelli rientranti nella legge Obiettivo n.443/2001.
Nel 2019, lo ricordiamo, sono state emanate in materia di Via nuove norme che dovranno essere applicate in materia di idrocarburi quali il decreto ministeriale dell’Ambiente 19 febbraio 2019 “Indirizzi per uniformare la conduzione dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale e di autorizzazione integrata ambientale di competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare relativi ad opere di prospezione geofisica, perforazione di pozzi ed altre opere a mare” e il decreto ministeriale dello Sviluppo economico 15 febbraio 2019 che approva le “linee guida nazionali per la dismissione mineraria delle piattaforme per la coltivazione di idrocarburi in mare e delle infrastrutture connesse al fine di assicurare la qualità e la completezza della valutazione dei relativi impatti ambientali, ai sensi dell’articolo 25, comma 6, del decreto legislativo 16 giugno 2017, n.104”.