Dal ghetto di Borgo Mezzanone: ecco come cresce, vive e si alimenta – tra l’indifferenza di Stato e media – la più grande baraccopoli d’Italia.

Foto: Vita dal campo vol. II. Baracche in legno, lamiera e cartone alle spalle dell’area nigeriana. Tra i rifiuti sventola una bandiera Usa

Foto: Panoramica dall’esterno del ghetto di Borgo Mezzanone. Le prime baracche, in cemento, ci proiettano direttamente verso il cancello principale su cui campeggia la scritta “Every nigger is star”

Foto: Vita dal campo vol.I: un ragazzo recupera la propria bicicletta per andare a lavoro. Sulla sinistra, due gatti si avvicinano guardinghi a un cumulo di rifiuti dato alle fiamme

Foto: Baracche in costruzione a ridosso del Cara di Borgo Mezzanone. I numeri sono in continua crescita

Foto: Nuova favela in cemento e mattoni in corso di realizzazione. Alle spalle, le baracche più povere. Sulla sinistra, la rete metallica del Cara

Foto: L’area senegalese, tra le più povere del ghetto. In fondo una roulotte con targa bulgara

Foto: Pannelli in legno o compensato, usurati dalla pioggia e dal sole. Le chiamano “case”. Piccoli scorci di subumanità

Foto: Nel nuovo “gran ghetto” di Puglia si procede come tra i vicoli di un inferno sulla terra. Ecco il volto sporco dell’accoglienza Made in Italy

Foto: Viene chiamata la “grande casa”. È una delle più antiche favela del campo. Oggi ci vivono stabilmente circa quindici persone

Foto: Panoramica de “la pacchia”. Un uomo attraversa le barriere del Cara e si introduce al suo interno. Sulla destra, in fondo, i militari all’interno della camionetta monitorano i flussi di persone che procedono indisturbati

Foto: Carcasse di animali tra i rifiuti del ghetto. «Qui pure i cani vengono a morire», commenta amaro un giovane senegalese

Foto: «Non era questo il mio sogno quando ho viaggiato per il deserto e per il mare. Ma poi sono venuto qua, dove pure i sogni hanno un prezzo.» Tra i cumuli di rifiuti, vaga un uomo con un carico d’acqua “trafugato” dal Cara. Davanti, una vita di stenti. Alle spalle, una speranza rubata

Foto: Nuove baracche in costruzione dal lato esterno dell’ex pista di Borgo Mezzanone. Siamo a ridosso della Chiesa pentecostale, punto di snodo tra l’area anglofona e quella francofona

Foto: I cumuli di rifiuti, spesso dati alle fiamme, si estendono a perdita d’occhio. Una montagna che malcela le nuove, poverissime baracche

Foto: Vita dal campo vol.III: sulla strada principale della pista, piccoli scorci di vita quotidiana

Foto: Una finestra sul mondo. Particolare di una baracca nell’area senegalese del ghetto