Periodico indipendente su Ambiente, Sud e Mediterraneo / Fondato il 23 dicembre 2015
 

La Fibronit di Bari è stata sconfitta

Dagli sguardi si poteva capire tutto: prima quasi intimoriti, poi, lentamente, riempiti di soddisfazione, sino a sfociare in lacrime di commozione. Da questo crescendo di emozioni si può comprendere quanto la passeggiata nell’area della ex Fibronit abbia avuto un effetto quasi catartico sui familiari delle vittime della ex fabbrica di manufatti in cemento amianto.

Un’operazione significativa e, per noi del Comitato Cittadino Fibronit, un importante tassello da aggiungere a questa lunga, difficile, complicata ma entusiasmante avventura.
La Fibronit non c’era più, o perlomeno non c’erano più i suoi tristi e grigi capannoni che, dopo aver soffocato il respiro di tanti operai e cittadini, ormai soffocava anche la vista. Il dramma, che aveva provocato in tante famiglie, quello, però, era fortemente presente.
Cosa significa per la città di Bari l’eliminazione di un pericolo inquinante così grave? Tanto. Ed è necessario non fermarsi; è solo il primo passo e l’esempio che deve condurre la nostra città a liberarsi definitivamente dall’amianto, perché ce n’è ancora tanto. Deve essere l’occasione imperdibile affinché ci si attivi per stare al fianco di chi, ancora oggi, viene colpito dal mesotelioma pleurico.
Sono ormai anni, proprio sulla spinta delle proposte dell’Associazione Familiari Vittime Amianto di Bari, che si chiede alle amministrazioni locali di creare una Task Force che segua gli esposti alle fibre di asbesto. Non dobbiamo sottovalutare l’aspetto legato all’esposizione alle fibre, perché ognuno di noi potrebbe esserne coinvolto in futuro. Ancora oggi non esiste un centro nella nostra città a cui ci si possa rivolgere per monitorare questa situazione e ancor meno quando bisogna fare i conti con l’insorgere della malattia.
Se la città di Bari o la Regione Puglia non si attivano in questo senso, la scomparsa della Fibronit non sarà servita a nulla. La vittoria dei cittadini, per quanto straordinaria, sarà un trionfo effimero, perché la sofferenza, il dolore, la solitudine che accompagna chi si ammala, comunque continueranno a vincere.

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