Albania, terra di mezzo
In Albania c’è un clima molto differente rispetto alle altre regioni balcaniche o europee. Nel 2017 sono stati 309 i migranti richiedenti asilo politico.
In Albania c’è un clima molto differente rispetto alle altre regioni balcaniche o europee. Nel 2017 sono stati 309 i migranti richiedenti asilo politico.
Ecco L'Aquila a dieci anni dal sisma che ha sconvolto una terra e una comunità. "Zona Nostra" è l'esclusivo reportage di Pellegrino Tarantino.
Lo scorso 17 marzo scorso il Movimento No Tap ha celebrato due anni di lotta contro la realizzazione del gasdotto Trans Adriatic Pipeline.
Lo scorso 23 marzo i maggiori movimenti italiani per l’ambiente hanno manifestato, a Roma, contro le grandi opere inutili.
Chi si accampa a Calais e Grande Synthe mira a ottenere un passaggio a bordo di camion in partenza per la Gran Bretagna. Di sola andata.
Le immagini dello sgombero della baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, vicino Rosarno e Gioia Tauro. Con un poderoso gruppo interforze, rigorosamente in assetto antisommossa, composto da uomini della Polizia di Stato, Carabinieri, Esercito e Guardia di finanza, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini,
Da più di un anno, ogni settimana, decine di migranti passano il confine tra Italia e Francia attraverso i valichi alpini della Valsusa.
La costruzione del muro di Orbán, una barriera di filo spinato alta 3,5 metri e lunga 175 chilometri, tiene lontani i migranti dalla Serbia.
In una Roma scenario di aggressioni razziste e minacce di «bagni di sangue», c'è una realtà dove è stato abolito il razzismo, le frontiere, le differenze.
Domenica 28 ottobre a Pignataro Maggiore cittadini, associazioni e comitati hanno manifestato per chiedere la bonifica urgente del territorio.
La vicenda di Omar Jallow si tinge di giallo. Dopo il caos mediatico dei giorni scorsi spuntano nuove testimonianze che tengono aperte diverse ipotesi.
Il 6 ottobre una grande manifestazione ha animato le strade di Riace, dimostrando vicinanza e solidarietà al sindaco Mimmo Lucano.
Venerdì 31 agosto Taranto ha ospitato un grande corteo organizzato dal collettivo Welcome Taranto sui temi caldi dell'immigrazione e dell'accoglienza.
Terra e dissenso è un reportage che non solo presenta le ragioni dei comitati, ma si propone anche di analizzarne gli aspetti sociali di contorno.
Immagini dal ghetto di Borgo Mezzanone: ecco come cresce, vive e si alimenta - tra l’indifferenza di Stato e media - la più grande baraccopoli d’Italia.
Copiose fuoriuscite di idrocarburi dal torrente Arolle, a Tocco da Casauria, continuano ad interessare il fiume Pescara. Significative le immagini della Soa.
Carceri Trentino. Vaccini Covid-19: più Pfizer che AstraZeneca, con numeri altalenanti
La campagna vaccinale nella casa circondariale Spini di Gardolo di Trento è partita ufficialmente lo scorso 8 marzo. «Attualmente è stata vaccinata poco meno del 60 per cento della popolazione detenuta, ma il dato è in continua fluttuazione», precisa a Terre di frontiera la Garante dei diritti dei detenuti della Provincia Autonoma di Trento, Antonia Menghini.
Foto: La nuova Casa circondariale Spini di Gardolo / Massimo Zarrucco (Ufficio stampa Provincia Autonoma Trento)
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
«Ad oggi è stato vaccinato oltre il 70 per cento del personale penitenziario e oltre il 50 per cento della popolazione detenuta. La fase vaccinale negli istituti di pena lombardi, partita la scorsa primavera, finalmente sta iniziando a dare i suoi frutti», afferma il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lombardia Carlo Lio in questa video-intervista. Nonostante i focolai, dunque, e nonostante le criticità emerse durante questa pandemia la Lombardia si avvia a concludere in anticipo rispetto ad altre realtà regionali la prima fase della campagna vaccinale negli istituti penitenziari.
«Se oggi i numeri delle adesioni alla campagna vaccinale nelle carceri di Milano e della Lombardia sono così alti», commenta ai nostri microfoni il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Milano, Francesco Maisto, «è perché si è avuta la capacità di programmare. A marzo, prima ancora delle direttive nazionali in materia, il Provveditorato regionale in accordo con il Responsabile sanitario regionale per l’emergenza Covid ha stabilito che iniziassero le vaccinazioni del personale penitenziario, della popolazione detenuta, nonché degli operatori esterni, tra cui i volontari, che svolgono stabilmente attività negli istituti di pena.»
Il sistema dunque, almeno per quanto concerne l’organizzazione della campagna vaccinale nelle carceri, sembra aver retto. Segnando la distanza, in materia di pianificazione, tra quanto accade oggi in ambito vaccinale fuori e dentro gli istituti penitenziari milanesi e lombardi.
Carceri Puglia. La campagna vaccini si prospetta lunga, verso l’immunità di gregge
«Tutto dipende dalle singole Asl e dalla loro capacità organizzativa. Il dato aggregato ci dice che attualmente oscilliamo tra il 40 e il 60 per cento delle vaccinazioni della popolazione detenuta. Ma l’immunità di gregge sarà raggiunta solo quando ci si attesterà attorno all’80 per cento delle vaccinazioni effettuate. Ed è questa la ragione per cui, almeno in Puglia, la campagna vaccinale non si concluderà in tempi brevi.»
Foto: Inside Carceri / di Pietro Snider per Associazione Antigone e Next New Media
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Carceri Campania. La campagna vaccinale Covid e gli intoppi delle Asl
La campagna vaccinale negli istituti penitenziari campani procede nonostante la capacità delle singole Asl di organizzare e distribuire le dosi su larga scala, nonché di adottare un criterio più lungimirante che punti a raggiungere, nel più breve tempo possibile, l’immunità di gregge nelle carceri. Le linee guida ministeriali parlano chiaro, ma la loro coerente applicazione rivela tutt’altro: le ipocrisie di fondo di un sistema che in alcuni casi rincorre le emergenze senza tuttavia riuscire a gestirle in maniera omogenea.
Foto: Inside Carceri, Secondigliano (2012) / di Katia Ancona per Associazione Antigone e Next New Media
Carceri Molise, le vaccinazioni Covid-19 vanno spedite nonostante la paura per AstraZeneca
La campagna vaccinale negli istituti di pena del Molise va avanti. Anzi, salvo rarissime eccezioni, la potremmo definire persino già abbondantemente avviata alla conclusione nella somministrazione delle prime dosi.
Foto: Inside Carceri, Vasto (2015) / Associazione Antigone
Carceri Lazio e Umbria, alta adesione alla campagna vaccinale Covid-19
«Circa il 70 per cento delle persone detenute, calcolate sul totale dei quattordici istituti di pena del Lazio, ha già ricevuto la prima dose del vaccino Moderna. Nella casa circondariale di Terni, invece, nei prossimi giorni si concluderà il primo giro di vaccinazioni. Con dati complessivamente positivi che riguardano l’intera regione.»
Foto: Inside Carceri, Regina Coeli (2015) / Associazione Antigone
Carceri in Calabria, vaccino Covid-19 per oltre il 60% dei detenuti
«La campagna vaccinale negli istituti penitenziari calabresi è partita a macchia di leopardo. Il 26 marzo scorso è stata avviata a Catanzaro. Il giorno successivo, il 27 marzo, si è passati a Crotone e poi, da lì, via via sono continuate le vaccinazioni in tutti gli altri istituti. Oggi, più del 60 per cento dei detenuti in Calabria ha ricevuto il vaccino. E la soddisfazione, chiaramente, è enorme.»
Foto: Inside Carceri, Reggio Calabria (2015) / Associazione Antigone