Periodico indipendente su Ambiente, Sud e Mediterraneo / Fondato il 23 dicembre 2015
 

Wind day, i genitori di Taranto scrivono a Mattarella

Il comitato “Genitori tarantini” non molla ed invia una nuova missiva, la seconda nell’ultimo mese, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Alle alte cariche dello Stato si chiede coraggio.

Onorevole Sergio Mattarella, due settimane fa, come genitori tarantini le abbiamo inviato una lettera per chiederle risposte ad alcuni quesiti da noi proposti. Probabilmente, i componenti la segreteria del presidente della Repubblica, stipendiati dai cittadini contribuenti, hanno ritenuto priva di valore la nostra richiesta.” Si apre così la seconda lettera che, nell’ultimo mese, il comitato “Genitori tarantini” ha inviato al capo di Stato. I genitori incalzano. “Continueremo a porre delle domande al nostro Presidente e continueremo ad attendere quelle risposte che dovrebbero esserci dovute. Continueremo a pretendere dalle più alte Istituzioni dello Stato quel coraggio che è alla base della Giustizia.” Oggetto della missiva sono i “Wind day” di Taranto, ovvero giornate in cui le particolari condizioni meteorologiche determinano un aumento degli inquinanti nell’aria, attivando Comune e Asl a far scattare un Protocollo di misure di salvaguardia che i cittadini sono invitati ad osservare.

In previsione di giornate di vento proveniente da Nord/Nord-Ovest (tra Maestrale e Tramontana) – spiegano i genitori – un’ordinanza del Sindaco di Taranto richiama i cittadini dei quartieri più vicini alla zona industriale ad attenersi strettamente ad alcune norme comportamentali. Per quello che compete direttamente il Comune di Taranto questo si adopera mettendo a disposizione autobus a basso impatto ambientale ed autorizzando la Polizia locale a deviare il traffico veicolare in entrata dal quartiere Tamburi e proveniente dal quartiere Paolo VI.” Nell’ordinanza sindacale è possibile leggere le misure che si consiglia ai cittadini di osservare, “eppure sembra non interessare a nessuno il fatto che i bambini e gli adolescenti devono comunque andare a scuola, come se fosse possibile arrivare dentro gli Istituti scolastici utilizzando il teletrasporto.

I genitori di Taranto si sentono in un territorio di guerra – “durante queste giornate ventose vengono limitate le libertà personali dei cittadini, si impone una specie di coprifuoco pur di non disturbare la produzione venefica di acciaio”, denunciano – e, al tempo stesso, ricordano al presidente Mattarella che “la Costituzione impone la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Tutelare l’ambiente significa prevenire eventuali danni e non inquinare per poi cercare di bonificare; tutelare la salute dei cittadini significa attuare tutti i dispositivi atti ad evitare problemi alla salute e non avvelenare le persone cercando solo in un secondo momento di curarle.È costituzionale permettere questo stato di cose? Il comitato “Genitori tarantini” – in nome della salute dei propri figli e dell’infinita bellezza ed immensa ricchezza di un territorio considerato ormai “possedimento dello Stato” – per questa ed altre domande aspettano e pretendono più di una risposta.

Iscriviti alla nostra newsletter!

Condividi questo articolo
Autore:

Responsabile del Comitato Legamjonici di Taranto. Nel 2010 consulente di parte nell’inchiesta “Ambiente svenduto” sull’Ilva.